Associazione Fitil è stata fondata a Roma nel 2005. Il suo nome vuol dire ‘candela’ in Moorè, la lingua dei Mossi del Burkina Faso. La sede di Roma è gestita da volontari che si coordinano con l’associazione burkinabè ACLEM, Action pour un Lendemain Meilleur. Il metodo di lavoro si basa sulla formazione di Comitati di Gestione locali che fungono da referente per gli operatori in loco, proponendo i progetti per conto delle comunità. (Tangseghin (1,200) , Kouka (1,600) and Goagba (4,900) lavorando lì fino al 2013. Questi villaggi, tutti abitati dal gruppo etnico Mossi, sono situati a circa 60 chilometri dalla capitale Ouagadougou. Si raggiungono lasciando la strada asfaltata e seguendo sentieri, spesso allagati durante la stagione delle piogge.Queste sono terre aride dove l'agricoltura di sussistenza è l'unica attività produttiva e che dipende dalle piogge irregolari. La struttura sociale dei villaggi è molto tradizionale con uno "chef de village" che è il capo amministrativo e uno "chef de la terre" che è la guida spirituale animista circondata da un consiglio degli antichi. Sono nate mense scolastiche autogestite e mulini gestiti da cooperative di donne. Nelle scuole elementari sono stati installati pannelli solari e gli studenti più meritevoli hanno ricevuto borse di studio per la scuola media. Sono stati avviati programmi di alfabetizzazione per donne adulte e di sport maschile e femminile. A questo si aggiungono gli interventi a sostegno all’agricoltura e della salute, con campagne di vaccinazione contro la meningite, sensibilizzazioni su malaria e altri disturbi, un progetto sulla salute materno-infantile. Infine l’impegno verso la società civile, con il contributo a favore dell’ottenimento di certificati di nascita. Fitil ha esordito nel 2005 nel villaggio di Sakouli (2.800 abitanti), provincia di Kourweogo, Burkina Faso, e ha poi lavorato con tre comunità limitrofe (Tangseghin (1.200), Kouka (1.600), Goabga (4.900), fino al 2013. Questi villaggi, tutti di etnia Mossi, sono situati a circa 60 chilometri a nord-ovest di Ouagadougou, si raggiungono lasciando la strada asfaltata, inoltrandosi su piste spesso allagate durante la stagione delle piogge. Sono territori molto aridi, in cui l’agricoltura di sussistenza è pressoché l’unica attività produttiva, governata da precipitazioni irregolari. La struttura sociale è molto tradizionale, in ciascun villaggio c’è uno chef che funge da leader amministrativo e uno chef de la terre, guida spirituale animista, coadiuvati da un consiglio di anziani. Nel 2012, Fitil ha ampliato la propria zona di attività, realizzando – in collaborazione con l’associazione Vento di Terra - un piccolo progetto destinato alla formazione di tre insegnanti di scuola materna per la Comunità Jahalin nei dintorni di Ramallah, Cisgiordania. Nel 2013, terminato il ciclo di progetti previsti per i primi quattro villaggi, Fitil ha iniziato a collaborare con altre comunità del Burkina Faso in tre diverse province. Le prime due si trovano a circa 150 chilometri a nord-est della capitale. Kordié, nella provincia di Sanguie, è un dipartimento composto da 16 villaggi di etnia Gourounssi, Mossi e Peulh, con una popolazione di circa 18.000 individui. Samba, nella provincia di Passoré, è un dipartimento composto da 26 villaggi di etnia Mossi, Gourounssi e Peulh, per un totale di 36.000 abitanti. I primi interventi in quest’area sono stati l’assegnazione di borse di studio per la scuola media a 37 alunni delle elementari, la costruzione di due mulini e di una scuola elementare, oltre alla riparazione di alcuni pozzi. La terza comunità si trova a circa 30 km dalla capitale, è il villaggio di Poussoug, che conta circa 800 abitanti.